Pablo García Francés

Quando Pablo García, soprannominato “Garchu”, aveva ormai perso le speranze di diventare professionista dopo il periodo trascorso nel team sviluppo della Caja Rural e uno stage in BAI Sicasal, ricevette la chiamata che avrebbe cambiato il corso della sua storia ciclistica: quella di Rafa Diaz Justo, direttore sportivo dell’U23 della Fondazione Alberto Contador. Sulla scia di questa nuova fiducia, Garchu ha alzato le braccia al cielo cinque volte: Vuelta a Extremadura, Coppe di Spagna a Padrón e Vigo, Volta a Galicia. In realtà, però, la sua performance più stellare è stata quella dei Campionati spagnoli élite, dove a 2 chilometri dall’arrivo era nel gruppo dei professionisti che si sarebbero contesi il podio assoluto, ed era l’unico corridore della sua categoria. Ma una brutta caduta, con tanto di frattura della clavicola, ha messo fine a quello che poteva essere un risultato per lui straordinario. Senza mai perdere il sostegno da parte della squadra, è riuscito a tornare ancora più forte per affrontare il suo salto tra i professionisti per il 2025. Una promozione in prima squadra inevitabile e meritata: è un ciclista ben strutturato, perfetto per le fughe di qualità dove te la puoi giocare allo sprint. Ama mangiare il cocido madrileño di suo nonno con una buona insalata, poi fuggire in montagna con i suoi amici per staccare la spina.