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Fuga da… Maestri e 6° posto nell’insidiosa tappa “slovena” del Giro d’Italia

Giro d'Italia (2.UWT)
Tappa 14: Treviso - Nova Gorica (195 km)

Quella che doveva essere una giornata per velocisti, si è complicata nel circuito conclusivo con sconfinamento sloveno ed è diventata un’occasione d’oro per la fuga. E per la prima volta in questo Giro d’Italia, della fuga ha fatto parte Mirco Maestri: dopo 23 chilometri dalla partenza, il capitano di strada del Team Polti VisitMalta ha completato un gran forcing per riprendere un primo drappello di dieci uomini e ha portato via l’azione giusta insieme ad altri quattro atleti. Il plotone ha tenuto d’occhio il quintetto di battistrada, ma una caduta sul porfido di Gorizia reso scivoloso dalla pioggia ha coinvolto alcuni uomini classifica (non Davide Piganzoli, che rimane 17° nella generale) e rallentato l’inseguimento.

I corridori al comando hanno capito di potercela fare e sono andati a tutta: ai -5 dal traguardo Asgreen (EF) ha effettuato l’allungo decisivo, ma tra gli altri fuggitivi Maestri è stato l’ultimo a essere ripreso a 1700 metri dalla meta. Col suo consueto ardore ha tenuto duro partecipando alla volata dietro al vincitore, è arrivato 6° e al termine della gara ha commentato così: “È stata una tappa particolare, dove a lungo abbiamo pensato che ci sarebbero venuti a prendere e invece le insidie finali ci hanno messo nelle condizioni di provarci. Là davanti avevamo le gambe e abbiamo accelerato, poi Asgreen ha creato il buco al termine di una discesa. Peccato non essere riuscito a concretizzare col massimo risultato; d’altro canto mi sono fatto 170 chilometri in avanscoperta con un’ottima gamba e ho conquistato il Red Bull KM in Friuli, ho ottenuto un piazzamento di prestigio allo sprint e c’è ancora una settimana per ritentarci…”

Il direttore sportivo Stefano Zanatta: “Gli attaccanti hanno gestito perfettamente la situazione, Mirco è stato battuto da un avversario dal palmarès importante ma ha centrato una top-10 che premia i suoi sforzi. Nello spezzettamento del gruppo, intanto, i ragazzi sono stati bravi a evitare le cadute e Andrea Pietrobon e Mattia Bais hanno svolto un gran lavoro per ricucire il più possibile. Una prestazione che ci proietta con fiducia all’appuntamento di domani domani sull’altopiano di Asiago!”

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