Fratelli Bais all’attacco nel primo “tappone” del Giro

Davide e Mattia Bais sono andati in fuga nella prima grande tappa di montagna del Giro d’Italia, con oltre 200 chilometri tra falsopiani veneti e soprattutto salite trentine con arrivo sul Monte Baldo. Nel frattempo Davide Piganzoli ha tenuto testa ai favoriti e scalato altre tre posizioni in classifica.
La giornata inaugurale della terza settimana è partita sotto il diluvio ed è terminata col sole. Cinque ore e mezza di fatiche che non hanno spaventato i due Bais, nella loro tappa di casa davanti ai loro tifosi: non si sono fatti sorprendere e sono entranti in una bella azione di 24 corridori che aveva tutte le carte in regola per andarsi a giocare la vittoria.
Il vantaggio ha raggiunto persino i 9 minuti ed è stato a lungo oltre i 5, ma pur avendo tenuto duro con la consueta perseveranza i fratelli del Team Polti VisitMalta sono stati ripresi sul passo di Santa Barbara. Un centinaio di chilometri in avanscoperta per loro. In mezzo ai fuochi d’artificio tra i contendenti alla generale, che non hanno risparmiato delle crisi ad alcuni dei favoriti come Ayuso, Piganzoli si è piazzato 18° ed è ora 12° assoluto. Vittoria in parata per l’Astana con Scaroni e la maglia azzurra Fortunato.
Mattia Bais: “È stata senza dubbio una delle tappe più dure del Giro, nella quale io e Davide siamo riusciti a far parte di un drappello d’inseguitori che nella prima asperità del giorno è andato a ricongiungersi ai battistrada iniziali. Prima sotto il diluvio, poi sotto un bel sole, è stato comunque bellissimo percorrere le strade dove ci alleniamo e siamo sempre più motivati a crederci e provarci!”
Il direttore sportivo Stefano Zanatta: “La gara è ripartita subito forte ed è stata un’autentica sfida stare là davanti e infine non perdere terreno dai migliori. Sia Mattia che i due Davide e tutti i ragazzi si sono gestiti per il meglio, laddove hanno avuto qualche difficoltà sono riusciti a tenere e vogliamo continuare a risalire la china. Domani peraltro si arriva in Valtellina…”
Sì perché la frazione numero 17, una cinquantina di chilometri più breve rispetto a quella odierna, attraverserà i passi di Tonale e Mortirolo per giungere su a Bormio.