Storia
Dal giorno 20… al giorno 20, nove mesi esatti da gennaio a ottobre, dalla Classica Comunitat Valenciana alla Veneto Classic, al quarto anno nella categoria Professional nonché primo col nuovo main sponsor e i nuovi colori sociali: 144 giorni di gara (contando come unico giorno anche quelli con più gare in contemporanea) per oltre 28mila chilometri complessivi in 16 Paesi; 20 corridori (di cui 3 neoprofessionisti) a cui si sono aggregati ad agosto due nuovi acquisti e uno stagista, per un totale di 6 nazionalità; 4 vittorie (3 di tappa e una classifica generale, cui si aggiunge la medaglia d’oro di capitan Maestri con la Nazionale azzurra nella team relay agli Europei di settembre) e altri 25 podi, più 4 maglie dei GPM e una graduatoria a punti.
Questa è l’estrema sintesi del Team Polti Kometa, in grado di rimanere nelle prime 30 posizioni del ranking mondiale. Ciò che i numeri comunicano meno è invece lo spirito compatto con cui gli atleti di Ivan Basso e i fratelli Contador, diretti da Stefano Zanatta, Jesus Hernandez, Giovanni Ellena e Biagio Conte, hanno affrontato i loro impegni. E le fughe, elemento distintivo del ProTeam italiano. Difficilmente possono essere quantificate, se non al Giro d’Italia, dove Andrea Pietrobon e Mirco Maestri hanno fatto “doppietta” arrivando 1° e 2° nella classifica della fuga: di Pietrobon ricordiamo soprattutto il tentativo da finisseur a Lucca con 3° posto nella quinta tappa, di Maestri l’avventura “di coppia” con un campione come Alaphilippe sui muri marchigiani, con la nascita di un’amicizia che ha emozionato gli appassionati.
Rimanendo sul Giro, evento clou che ogni anno caratterizza il mese di maggio e vale una stagione, oltre a quello di Pietrobon è arrivato un podio col velocista Giovanni Lonardi 3° a Francavilla al Mare (11^ tappa) mentre il talento valtellinese Davide Piganzoli, fiore all’occhiello dell’organico che ha seguito la trafila nelle formazioni U23 del team per poi essere promosso in “prima squadra” nel 2023, ha tenuto testa ai migliori sul Mortirolo e le salite più dure terminando 13° nella generale: miglior piazzamento finale di sempre alla corsa rosa per un corridore di questa squadra!
Prima di allora la Polti Kometa aveva già conquistato il suo poker di successi. A febbraio proprio Davide Piganzoli portava a casa la sua prima vittoria professionistica, al Tour of Antalya: “tappa regina” sul monte Tahtali e accoppiata classifica generale e GPM, con Giovanni Lonardi a dominare quella a punti. Nelle settimane successive il neo-acquisto Jhonatan Restrepo vinceva due tappe esplosive, una al Tour Colombia (con la maglia della sua nazionale di casa) e una al Tour du Rwanda; se a marzo si è messa in evidenza soprattutto la presenza di ben tre uomini Polti Kometa nella fuga della Milano-Sanremo, con Davide Bais ripreso poco prima del Poggio, al Giro di Turchia di fine aprile, nello stesso Paese della dolce Antalya di due mesi e mezzo prima, Lonardi vinceva la terza tappa a Marmaris: una volata dove la giuria declassò Van Poppel che aveva tagliato il traguardo per primo grazie a una manovra irregolare.
Per lo sprinter della Valpolicella è stata la prima vittoria in una gara del calendario ProSeries, in quella che risulterà la sua miglior stagione in carriera: non seguiranno altre vittorie, ma sarà sempre lì a giocarsela coi migliori colleghi-rivali, inanellando persino un filotto di 7 “top 10” consecutive tra la passerella finale del Giro a Roma, lo ZLM Tour in Olanda e le prime due giornate del Giro di Slovenia. Proprio in Slovenia, e prima ancora nel già citato Turchia, l’inglese Paul Double si mise in evidenza come uno dei più in forma: 2° nella “tappa regina” slovena e 3° nella generale turca, a pochi giorni dal 3° posto di Mattia Bais nel redivivo Giro della Romagna.
Ritornando a giugno, Erik Fetter è andato a centimetri, forse millimetri, dal titolo di campione nazionale ungherese. A luglio il ritiro di Bormio in Valtellina, versione estiva dei ritiri invernali in Spagna a Oliva Nova, ha diviso in due la stagione e ha peraltro permesso a Fernando Tercero di recuperare la condizione dopo aver saltato quasi tutta la prima parte a causa del citomegalovirus. Il promettente scalatore si toglierà poi la soddisfazione di classificarsi 4° al Tour de Langkawi d’inizio ottobre, tradizionale appuntamento asiatico dove l’altro velocista del team Manuel Peñalver farà incetta di piazzamenti in top-10 (perdendo pure una volata al photofinish) lì come in altre corse sparse per l’intero calendario.
Nel frattempo, ad agosto l’uomo-simbolo dell’organico Diego Sevilla si aggiudica la maglia dei GPM alla Vuelta a Burgos e David Martín fa altrettanto al Tour Poitou Charentes, replicando quanto fatto a fine maggio dall’omonimo compagno Alex in un’altra breve gara a tappe francese, la Boucles de la Mayenne. In quel Poitou Charentes si segnala pure un 2° posto a cronometro per Maestri, che la settimana prima ha perso per un solo punto la maglia dei GPM nel Tour du Limousin.
La serie di classiche italiane d’autunno conferma i numeri di Piganzoli, che culminano col prestigioso podio al Giro dell’Emilia dietro a campioni del calibro di Pogacar e Pidcock: un momento magico che ripaga lui e la squadra dell’impegno profuso e della crescita costante. Gli ultimi highlights stagionali sono le fughe del super-combattivo Fran Muñoz al Gran Piemonte e nella Cro Race, quella di Matteo Fabbro in un Lombardia ad alta intensità e la sesta posizione di Mattia Bais sotto il diluvio al Giro del Veneto.
I corridori finora non menzionati hanno fornito un contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati e delle prestazioni: gli altri due rookie oltre a Muñoz sono stati il colombiano German Gomez, ben cresciuto al fianco del connazionale-chioccia Restrepo, e Davide De Cassan che ha pure sfiorato un successo di tappa a Taiwan a marzo; ancor giovane pure Javier Serrano, sempre pronto a pilotare i velocisti e inserirsi lui stesso negli sprint ristretti, mentre Andrea Garosio ha messo la sua grande esperienza al servizio dei leader in salita.
Nei due mesi conclusivi c’è stato anche l’apporto dello stagista Luca Bagnara (aggregato dalla formazione U23) e dei primi nuovi acquisti Gabriele Raccagni (altra promozione dall’U23) e Aidan Buttigieg, campione nazionale maltese, a consolidare il rafforzamento della partnership tra la struttura di Basso-Contador e l’ente turistico istituzionale Visit Malta.
Corridori
Davide Bais
Mattia Bais
Davide De Cassan
Paul Double
Matteo Fabbro
Erik Fetter
Andrea Garosio
Germán Gómez
Giovanni Lonardi
Mirco Maestri
Álex Martín
David Martín
Fran Muñoz
Manuel Peñalver
Andrea Pietrobon
Davide Piganzoli
Jhonatan Restrepo
Diego Pablo Sevilla
Javi Serrano
Fernando Tercero
Un’altra stagione per la storia, un 2023 che è iniziato nel peggiore dei modi con la notizia dell’infortunio di Vincenzo Albanese, ma che si è concluso con una serie di buoni risultati per la squadra, un grande atteggiamento di tutti i corridori e l’addio di Albanese e Fortunato, che hanno iniziato il loro percorso verso il WorldTour; o di Francesco Gavazzi, che ha posto fine alla sua carriera professionale.
La stagione aveva un obiettivo chiaro: il Giro d’Italia. Ma prima di allora, tutto faceva sognare grandi risultati. Innanzitutto, il ritorno trionfale di Vincenzo Albanese in aprile, con il terzo posto nella classifica generale del Giro di Sicilia. Poi la vittoria nella tappa regina e nella classifica generale finale della Vuelta a Asturias per Lorenzo Fortunato, che ha brillato sul suo terreno di casa, le montagne.
Poi è arrivato il grande evento del Giro d’Italia, dove EOLO KOMETA è stato invitato per la terza volta consecutiva. È stato un Giro speciale, segnato dal debutto di Diego Sevilla, corridore cresciuto nella Fondazione Contador. Le giornate in fuga, le mosse coraggiose di Albanese, i risultati impressionanti con Maestri e i molteplici top-10, insieme alla memorabile vittoria di Davide Bais a Campo Imperatore, essendo il più forte della fuga, hanno reso questo Giro un capolavoro. Apprezzato da tifosi e media, l’atteggiamento della squadra è stato davvero incredibile e i risultati hanno accompagnato le ottime prestazioni di EOLO KOMETA.
La seconda parte della stagione cercò di dare continuità ai buoni risultati dei fantastici mesi di aprile e maggio. Sono arrivate le classiche italiane, con Albanese che ha sfiorato la vittoria nella Coppa Bernocchi alle spalle dello stesso Van Aert e ha vinto il Trittico Lombardo, e Samuele Rivi, vittorioso nel Tour Poitou-Charentes in una giornata di tempesta. Inoltre, Maestri è salito sul podio finale di una corsa quasi talismanica per la squadra.
Il nome dello stesso Lonardi, presente nelle migliori posizioni di quasi tutte le volate della parte finale della stagione, ha inoltre incrementato la classifica di una EOLO KOMETA che finisce tra le 26 migliori squadre al mondo, con l’ambizione di continuare a crescere nel 2024.
Il 2023 ha segnato anche degli addii, come il ritiro di Francesco Gavazzi dopo 18 anni da professionista. Un ciclista che ha segnato la crescita professionale della struttura, ha insegnato ai più giovani e continuerà a essere legato al progetto.
Parliamo di una stagione che ha visto la crescita di giovani come Piganzoli e Pietrobon, e ha permesso di confermare la forza e il coraggio di Mattia Bais, che al suo primo anno ha dimostrato uno spirito combattivo e coraggioso. Tutti loro continueranno a crescere nel progetto, che non ha perso la sua filosofia e i suoi obiettivi.
E ora lo sguardo è rivolto al futuro. L’arrivo di Polti come sponsor e il proseguimento di Kometa ed EOLO garantiscono un 2024 di successo.
Corridori
ALBANESE Vincenzo
BAIS Davide
BAIS Mattia
BEVILACQUA Simone
DE CASSAN Davide
FANCELLU Alessandro
FETTER Erik
FORTUNATO Lorenzo
GAROSIO Andrea
GAVAZZI Francesco
LONARDI Giovanni
MAESTRI Mirco
MARTIN David
MARTÍN Alex
MUÑOZ Francisco
PIETROBON Andrea
PIGANZOLI Davide
RACCANI Simone
RIVI Samuele
SERRANO Javier
SEVILLA Diego Pablo
TERCERO Fernando
Il vento tiepido del mare, in un mese di gennaio fatto di speranze, nella cornice ormai divenuta familiare di Oliva: il nostro 2022 si è aperto così, tutti insieme, a guardare verso una stagione carica di attese e di speranze. Una stagione iniziata come meglio non si poteva, con la vittoria di Giovanni Lonardi alla prima corsa dell’anno: la sua volata sul traguardo di Valencia, il suo grido di gioia che si è mescolato a quello di tutta la squadra, gli abbracci di un gruppo fin da subito unito e forte.
Crescere ancora. Questo l’obiettivo della squadra al secondo anno nella categoria Professional, dopo un 2021 magico che aveva portato la vittoria nella tappa dello Zoncolan al Giro d’Italia con Lorenzo Fortunato. Crescere ancora grazie alle conferme dei corridori più forti e più richiesti – Fortunato e Albanese su tutti – e l’arrivo di un mix di esperienza e gioventù a rafforzare il gruppo. Crescere come squadra, crescere come gruppo grazie al rafforzamento dello staff per rispondere alle esigenze di una stagione intensa. E crescere come gruppo di compagni di viaggio, quegli sponsor che hanno deciso di supportarci e condividere questa grande avventura.
Dopo la vittoria di Lonardi a Valencia, la stagione è proseguita con il calendario spagnolo e il Tour of Antalya prima di esplodere con le corse italiane: perché l’altra grande vittoria è la conferma degli inviti da parte degli organizzatori agli eventi più importanti. Tirreno-Adriatico, Strade Bianche, Milano-Sanremo, Giro di Lombardia e soprattutto Giro d’Italia. E allora, testa bassa e pedalare: una Tirreno-Adriatico con i tre giorni in maglia verde di Davide Bais, una Milano-Sanremo con la lunghissima fuga di Samuele Rivi e il capolavoro di Vincenzo Albanese capace di classificarsi undicesimo, primo tra gli italiani e insieme ai corridori più forti del mondo.
L’avvicinamento al Giro d’Italia è un percorso sereno e convinto, scandito dalle giornate di corsa e da una sana competizione per riuscire a essere nel gruppo di otto corridori che verrà scelto per essere alla Grande Partenza di Budapest. L’appuntamento con la corsa più importante, quella che ogni corridore sogna di vivere, arriva e ha il profumo della festa con le prime tre tappe in Ungheria fatte di piazze e di strade piene di tifosi: quanto ci era mancato, negli ultimi anni, il calore della gente? Il calore dei tifosi del ciclismo, dei tifosi della EOLO KOMETA sempre più numerosi, dei tifosi di Erik Fetter che nelle tappe di casa sua è acclamato come un eroe nazionale. E’ il Giro d’Italia, ed è la nostra voglia di meritarci ogni giorno la wild card degli organizzatori: c’è il desiderio di mettersi sempre in mostra, c’è il desiderio di vincere e di provare a fare classifica con Lorenzo Fortunato. La vittoria, nelle tre settimane di corsa, non è arrivata: soltanto sfiorata con Mirko Maestri, soltanto accarezzata da Lorenzo Fortunato, soltanto vista da vicino con Vincenzo Albanese capace di piazzarsi tra i primi in diverse occasioni. Sono arrivati i giorni i maglia azzurra, quella del miglior scalatore, per Diego Rosa e insieme sono arrivate le giornate passate all’attacco a rispettare ogni giorno una corsa così importante fino all’arrivo nella splendida dornice dell’Arena di Verona.
Ma una stagione non finisce a maggio. Dopo il Giro d’Italia abbiamo continuato a correre nell’unico modo che conosciamo: cercando la vittoria. Vittoria arrivata nella cronometro individuale ai campionati nazionali ungheresi con Fetter, vittoria arrivata al Tour di Limousin con uno splendido Vincenzo Albanese finalmente a braccia alzate dopo tanti piazzamenti. C’è stata anche un po’ di sfortuna, con le tante cadute che hanno impedito a Fortunato di lottare con i primi alla Adriatica Ionica Race, al Tour of Slovenia, poi ancora al Giro di Lombardia. Fortunato che ha comunque avuto modo di confermare il suo talento con i piazzamenti al Giro dell’Emilia e la maglia a pois conquistata Tour of Slovacchia.
L’obiettivo era crescere, e sì: l’obiettivo è stato centrato. Tanti passi avanti per una squadra che si è affacciata nel panorama del ciclismo mondiale solo da pochi anni ma che è stata capace di mantenere saldi i suoi valori, nati con la filosofia della Fundacion Alberto Contador e mai abbandonati. Crescere. Un obiettivo che non ci dimenticheremo mai e che sempre terremo in testa. Perché, sì: la storia continua.
Corridori
Vincenzo Albanese
Davide Bais
Simone Bevilacqua
Mark Christian
Márton Dina
Alessandro Fancellu
Alessandro Fedeli
Erik Fetter
Lorenzo Fortunato
Sergio Garcia
Francesco Gavazzi
Arturo Grávalos
Giovanni Lonardi
Mirco Maestri
Alex Martín
David Martín
Edward Ravasi
Samuele Rivi
Alejandro Ropero
Diego Rosa
Diego Pablo Sevilla
Daniel Viegas
Non dimenticheremo mai questo 2021. Passerà alla storia, alla nostra storia, come l’anno in cui siamo diventati grandi. Passerà alla storia, alla nostra storia, come l’anno delle prime volte: la prima volta nella categoria Pro, la prima volta in una gara World Tour, la prima volta al Giro d’Italia, le prime vittorie contro i grandi del ciclismo mondiale.
Un anno ricco di novità, la prima delle quali ha un nome che richiama un’antica divinità: Eolo. L’azienda italiana, leader nel settore della banda ultra larga per il mercato residenziale e business, con il suo fondatore Luca Spada, ha deciso di sposare il nostro progetto e di unirsi al nostro sponsor storico Kometa. Un arrivo importante, decisivo per un salto di categoria a lungo sognato e finalmente diventato realtà. La squadra di ciclismo EOLO-KOMETA è finalmente una splendida realtà. La squadra si rafforza per prepararsi alla nuova realtà, tra le conferme di chi ha lavorato bene e i nuovi arrivi. Ed è bello essere insieme per la prima volta al campo di allenamento di Oliva nel dicembre 2020: guardarci intorno, raccontarci e capire che è tutto vero, che non è un sogno.
La stagione inizia, paralizzata dalla pandemia che non dà tregua e annulla la maggior parte delle gare spagnole di febbraio. Il calendario italiano entra subito nel vivo, con la partecipazione della squadra EOLO-KOMETA a quelle corse che fino a pochi mesi prima si erano viste solo in televisione: un battesimo World Tour con le Strade Bianche, il Trofeo Laigueglia e la magia della Tirreno-Adriatico, dove Vincenzo Albanese ha indossato per due giorni la maglia verde di leader della classifica degli scalatori.
Ma la notizia più bella, quella che fa tremare le gambe dall’emozione, arriva con la Wild Card concessa alla squadra per partecipare al Giro d’Italia: la corsa più sognata, quella che Alberto Contador e Ivan Basso hanno vinto e rivincono, quella che ogni corridore immagina da bambino. EOLO-KOMETA si presenterà al via della corsa rosa di Torino con l’emozione di un esordiente, ma con la voglia di correre per lasciare il segno. E ogni giorno, ogni tappa, la squadra corre e ci prova: due giorni in maglia blu di Albanese (leader degli scalatori), i nostri corridori sempre all’attacco e sempre in fuga, la voglia matta di vincere una tappa. Gavazzi ha sfiorato due volte la vittoria e Lorenzo Fortunato ha conquistato quella che resterà la giornata più bella della nostra storia: la vittoria nella tappa dello Zoncolan, la tappa regina del Giro, la vetta dove 11 anni prima aveva trionfato Ivan Basso. Qualcosa che non avevamo nemmeno osato sognare è diventato realtà.
La squadra è già una realtà del ciclismo mondiale: i tifosi ci riconoscono, sulle strade la gente cerca le nostre maglie e viene a salutarci davanti al pullman. Un Giro d’Italia meraviglioso e una stagione che continua come era iniziata: all’attacco. Lorenzo Fortunato ha dimostrato che la vittoria sullo Zoncolan non era arrivata per caso, vincendo la tappa con arrivo sul Monte Grappa dell’Adriatica Ionica Race e aggiudicandosi anche la classifica generale. C’è stata anche la vittoria di Erik Fetter al Tour du Limousin, e tante vittorie sfiorate (quanti posti per Albanese, e quanto avrebbe meritato un successo…).
Sì, è stato un anno che non dimenticheremo mai. E si è conclusa con l’arrivo di un nuovo e importante sponsor: Burger King, che, confermando l’attrattiva del team, ha deciso di aderire al progetto, affiancando Eolo e Kometa, e tutti gli altri partner entusiasti di rilanciare e continuare insieme a perseguire altri obiettivi.
E la storia continua…
Corridori
Francesco Gavazzi
Manuel Beletti
Lorenzo Fortunato
Mark Christian
John Archibald
Samuele Rivi
Vincenzo Albanese
Edward Ravasi
Davide Bais
Arturo Grávalos
Alejandro Ropero
Sergio García
Erik Fetter
Alessandro Fancellu
Marton Dina
Diego Pablo Sevilla
Daniel Viegas
Luca Wackermann
Luca Pacioni
Mattia Frapporti
La terza avventura nella categoria continentale della Fondazione Contador ha portato con sé due grandi novità nella sezione di supporto, con l’arrivo di Xstra e soprattutto l’incorporazione di AURUM Bikes, ma anche con imbattibili prospettive per il futuro. Un progetto con corridori spagnoli, italiani, danesi, portoghesi e ungheresi. Lo staff comprende tre promettenti ciclisti della squadra U23 (Fancellu, García, Ropero). Purtroppo, a seguito di un infortunio, Juan Camacho prende la decisione di ritirarsi a metà gennaio. Per la prima volta per la squadra, la stagione inizia con la sfida di Maiorca. E dalla bandiera di apertura della prima tappa, un corridore della Kometa-Xstra Cycling Team alla ricerca della prominenza. Sull’attacco Riccardo Verza. Grande livello del blocco nella grande isola delle Baleari, gestendo situazioni di gara avverse per i loro interessi. Sergio García si distinguerà alla Vuelta a Murcia, con una fuga decisiva nella prima giornata e il consolidamento della sua posizione nella top ten della finale assoluta. Daniel Viegas salirà sul podio della Clásica de Almería per il suo coinvolgimento nella fuga. Ad Antalya, Alessandro Fancellu combatterà per la vittoria nella finale alta di Termessos e finirà terzo nella finale assoluta. L’emergenza sanitaria globale causata dal COVID-19 sta mettendo i freni alla campagna con la squadra pronta a competere in Croazia. Durante il periodo di reclusione, la Kometa-Xstra Cycling Team promuove un’iniziativa ciclistica virtuale attraverso la piattaforma Zwift, mentre tutti i ciclisti si stanno preparando molto durante questo periodo non di gara. Il Tour di Burgos significa il ritorno della squadra ad un’alta competizione e la performance della Kometa-Xstra Cycling Team è uno dei momenti salienti della gara con una costante ricerca di perdite. Lo zenit, in una quarta tappa in cui Verza, Ropero e Sevilla riescono a rotolare nella stessa fuga. Il Circuito de Getxo o l’Ain, quest’ultimo con diversi aspiranti al Tour di Francia in gara, sono altri eventi in cui la struttura mostra il suo spirito incrollabile. Le previsioni per il Tour d’Ungheria e il Giro U23 sono imbattibili e in questi giorni è confermato che nel 2021 la squadra chiederà il salto al livello successivo con EOLO. Erik Fetter, molto eccezionale in Francia, deve fermare la stagione prima del tempo dopo essere stato investito da una macchina. In Ungheria la squadra è ancora una volta una delle più attive, con presenza in tutte le circostanze della gara. Al Giro, nella prima tappa, Alejandro Ropero ottiene l’unica vittoria del percorso e indossa per tre giorni la Maglia Rosa. Ma la Kometa-Xstra Cycling Team sarà incoronata come la squadra più forte della gara, il premio del carattere e della determinazione impiegati in un anno tanto difficile quanto diverso.
Corridori
Alejandro Ropero
Alessandro Fancellu
Antonio Puppio
Daniel Viegas
Diego Pablo Sevilla
Erik Fetter
Giacomo Garavaglia
José Antonio García
Juan Camacho
Márton Dina
Mathias Larsen
Riccardo Verza
Sergio García
L’azienda italiana Kometa ha fatto un passo avanti per la seconda avventura della Fondazione Alberto Contador nella categoria continentale, aumentando il suo sostegno e il suo contributo in un progetto che ha incorporato tra le altre aziende Uvet Group, Openjobmetis Agenzia per il lavoro, Elmec o Gobik. Trek, Valtellina, Skoda e Rotor hanno mantenuto la loro fiducia nel progetto. L’asticella del primo anno era molto alta, non solo per le vittorie, ma anche per le buone prestazioni. Ma questo 2019 ha finito per fornire una stagione molto brillante in cui l’immagine della squadra in cui ha gareggiato era sempre visibile, con molto risalto nelle pause e nelle classificazioni secondarie. La Kometa Cycling Team si è distinta soprattutto nel rinascente Giro di Sicilia e nel Tour d’Ungheria, uno degli obiettivi della campagna collocata in nuove date a metà giugno in vista della quale si è concretizzata la firma di Márton Dina visti i grandi interessi dello sponsor nel Paese. Le vittorie hanno resistito, nonostante siano state accarezzate in più occasioni da Juan Pedro Lopez, Antonio Puppio e per tutta la stagione da Stefano Oldani. Le cadute di Michele Gazzoli, che si è rotto ad Antalya, e di Michel Ries, nella Vuelta a Asturias, hanno sconvolto i piani di gestione della campagna. Alla fine i due successi arriveranno, entrambi al Giro del Valle d’Aosta, firmati da Michel Ries e Juan Pedro López. Ma la soddisfazione più grande, un ulteriore successo per una struttura con una forte voglia di allenarsi, sarebbe arrivata settimane dopo con la conferma che sia il lussemburghese che lo spagnolo avrebbero fatto il salto al World Tour. L’italiano Oldani sarebbe il terzo uomo a promuovere l’élite, mano nella mano con il Lotto-Soudal. Inoltre cambierebbe di arie alla fine dell’anno il manchego Isaac Cantón, che ha promosso alla categoria Continental Professional della mano del Burgos-BH.
Corridori
Antonio Puppio
Daniel Viegas
Diego Pablo Sevilla
Isaac Cantón
Jose Antonio García
Juan Camacho
Juan Pedro López
Márton Dina
Michele Gazzoli
Michel Ries
Samuele Rubino
Stefano Oldani
L’anno 2018 è molto speciale all’interno della Fondazione Alberto Contador con il lancio della squadra continentale Polartec-Kometa. Una scommessa che ha continuato a dare valuta a un lavoro iniziato nel 2013, con la creazione della squadra junior, e nel 2014, con la under 23. Un gruppo professionale nella terza fase dell’organizzazione sportiva ciclistica nata con uno spiccato spirito formativo e con l’importante ruolo di essere la squadra di sviluppo della Trek-Segafredo che tuttavia andava ben oltre il ruolo di mera accademia di corridori con grandi potenzialità e molto futuro. Per il debutto, una squadra molto internazionale, con sette nazionalità presenti: Spagna, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Eritrea e Colombia. Con un calendario che alternava gare di diverso livello, la squadra sostenuta da Polartec, Kometa, Valtellina, Trek, Skoda e Rotor, tra le altre aziende, ha finito per impostare una stagione notevole in cui non sono mancati momenti di festa. Le dieci vittorie con cui si è conclusa la stagione ne hanno fatto la seconda squadra di maggior successo sulla scena spagnola, solo dietro un intero ‘World Tour’ come la Movistar Team. L’italiano Matteo Moschetti, con nove vittorie, è stato il principale contributore di questa sezione. Il brillante velocista transalpino, con due vittorie al Tour di Normandia, un’altra al Tour d’Ungheria e un grande successo alla Vuelta a Burgos, è stato il grande protagonista di un campo dove l’olandese Kevin Inkelaar ha contribuito con un parziale successo al Giro della Valle d’Aosta in cui ha lottato per la vittoria finale fino all’ultimo giorno. Nel suo primo anno, Polartec-Kometa ha cercato di essere protagonista in tutte le gare a cui ha partecipato, senza complessi contro altre strutture con più rango ed esperienza.
Corridori
Awet Abton
Diego Pablo Sevilla
Isaac Cantón
Juan Camacho
Kevin Inkelaar
Matteo Moschetti
Michel Ries
Michele Gazzoli
Miguel Ángel Ballesteros
Patrick Gamper
Wilson Peña