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Dalla polvere delle Strade Bianche, emerge Albanese

Tante cose verranno ricordate, in questa edizione delle Strade Bianche.

Verrà ricordato l’assolo di Tadej Pogacar, fenomenale nei suoi 50 km di cavalcata solitaria per arrivare a braccia alzate in Piazza del Campo. Verrà ricordata la gente, finalmente tornata per davvero sulle strade del ciclismo dalle quali mancava da troppo tempo. Verrà ricordata la bellezza del paesaggio, la bellezza di Siena che davvero è “la più bella delle. città” come cantano i suoi cittadini.

Verrà ricordata la corsa della EOLO-KOMETA, capace di entrare nella fuga di giornata con Simone Bevilacqua e Sergio Garcia e raggiungere fino a 5 minuti di vantaggio. Verrà ricordata, o almeno noi la ricorderemo, la corsa di Vincenzo Albanese: splendido venticinquesimo posto a 2’23” da Pogacar. “Sono davvero contento – ha detto Alba subito dopo l’arrivo, coperto di polvere – perché era quello che volevo fare: provare a stare davanti, provare a fare una bella corsa. E’ stata dura, durissima e sono anche finito per terra: però questa corsa è davvero bella. Le sensazioni sono buone, ora ho un paio di giorni per guarire da qualche ferita ed essere pronto per fare una bella Tirreno”.

Maurizio Borserini

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